"Allor si mosse e io li tenni dietro"

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“Allor si mosse e io li tenni dietro”

“L’anno scolastico è iniziato da poco e già ci ha riservato un’inaspettata sorpresa: una giornata di convivenza in barca a vela!” 

Riccardo C.

 

Il giorno 17 settembre le classi seconde della scuola Secondaria ha vissuto una giornata di convivenza a Dervio. Attraverso l’attività in barca a vela e il laboratorio scientifico, le alunne e gli alunni hanno visto attuato il verso di Dante “Allor si mosse e io li tenni dietro”.

Ogni ragazza e ragazzo ha potuto sperimentare quanto è importante avere una guida da seguire e dei compagni con cui condividere la strada del viaggio.

 

Seguono alcune considerazioni tratte dai temi:

Inizialmente mi sono tirata indietro, ho mandato avanti gli altri, perché avevo paura di sbagliare e di fare brutte figure, però c’era il nostro istruttore lì con me, che mi ha aiutato ed io mi sono fidata di lui.

Alessandra A.

Io ero inesperto e sono rimasto stupito dalla bravura di un mio compagno, infatti stavo attento ai movimenti che faceva lui, per poterli poi imparare e ripetere nel momento in cui l’istruttore me lo avesse chiesto.

Luca A.

Nel mio istruttore Diego ho riconosciuto una guida, mi sono fidata di lui. Era una persona esperta che ha saputo aiutarmi, infatti, se non ci fosse stato lui, io sarei andata nel panico e sarei rimasta nel mio angolino. Ho scoperto molte cose sui miei compagni. Uno di loro era molto bravo, soprattutto a timonare; in lui ho visto lo stupore, il desiderio di scoprire, indagare, andare in profondità.

Carlotta C.

Nella barca c’era affiatamento pratico, perché insieme lavoravamo per fa andare avanti la barca e ci aiutavamo a vicenda. Non me ne ero resa conto, ma la prof mi ha detto che sono stata brava, perché si vedeva che avevo coglia di imparare e fare cose nuove. Infatti avevo voglia in particolare di fare, perché per capire quello che voglio essere devo prima mettermi in gioco.

Valentina M.

Ho capito che il fatto che ci fosse il nostro skipper mi ha rassicurata molto, perché mi ha fatto capire che non ero sola e in quel momento lui è stato la mia guida, come potrebbero essere i professori a scuola o i genitori in tutta la nostra vita.

Ciò che ho apprezzato di più è stato il fatto che ognuno di noi avesse dato un contributo essenziale, perché senza soltanto una persona, sarebbe stato tutto molto più complicato.

Isabella V.

Il mio gruppo era coordinato, infatti rispettavamo alla lettera il compito di ciascuno. Ho scoperto che devo essere più sicuro, senza la paura di sbagliare.

Gabriele G.

Io ero colpito dalla sua esperienza (dell’istruttore), avevo trovato una guida.

Sulla barca avevamo tutti dei compiti, lavoravamo come una squadra.

Matteo M.

In barca ho scoperto che sono brava a timonare, infatti ho portato la barca in porto! È stato un po’ difficile, perché non riuscivo a vedere molto bene dove andare, ma fidandomi del mio istruttore sono riuscita.

Ginevra M.

Navigare insieme, è stato semplice perchè ciascuno aveva il suo compito ed era un aiuto per gli altri.

Emma Grace C.

Questa esperienza mi ha permesso di conoscere degli aspetti dei miei compagni che non immaginavo. Ad esempio due ragazze che erano in barca con me, all’inizio avevano paura, poi hanno scoperto di essere brave.

Nicola C.

Mentre ero in barca, ho pensato che in quel momento stavamo facendo qualcosa di grande, con l’aiuto di tutti. Ognuno stava dando una mano e aveva un ruolo utile allo scopo.

Andrea R.

In barca a vela e durante il laboratorio scientifico i maestri e i professori si sono mossi e io ho deciso di seguirli

Jessica C.

Quando siamo arrivati, ero molto curioso di vedere che cosa ci aspettava: un’esperienza nuova per me, tutta da vivere. Ad esempio ho scoperto in me e nei miei compagni delle capacità che erano rimaste nascoste.

Andrea B

Durante il viaggio in pullman abbiamo attuato l’obiettivo educativo perché è stato necessario il contributo di ciascuno per giocare nel modo corretto.

Tommaso S.

Ho capito che siamo arrivati in mezzo al lago, è stato necessario seguire qualcuno per imparare e per non sbagliare.

Nicolò C.